Gandharva Veda - La Musica Classica Indiana
La Storia di questa Musica
Come aspetto della conoscenza vedica, il Gandharva Veda è una tradizione musicale che riproduce le vibrazioni della Natura nei diversi momenti del giorno, della notte e durante le varie stagioni dell’anno. Sono i ritmi e le melodie della natura espressi come musica.
Maharishi ha fatto rivivere questa musica eterna e ha ispirato molti dei più celebri musicisti indiani a diffondere nel mondo la musica Maharishi Gandharva Veda.
Il Gandharva Veda viene utilizzato per creare equilibrio nella natura e promuovere la pace nel mondo. Attraverso suono, melodia e ritmo, questa musica contribuisce a ripristinare armonia ed equilibrio nella mente, nel corpo, nel comportamento e nell’ambiente. Le bellissime melodie disponibili sull’app Maharishi Veda sono state registrate da alcuni dei migliori musicisti Gandharva Veda in India.
Come ha spiegato il grande Gandharvan Devabrata Chaudhuri:
“Se si potessero percepire le frequenze mutevoli presenti al primo risveglio dell’alba, nelle dinamiche del mezzogiorno o nel profondo silenzio della mezzanotte, si sentirebbero le frequenze della musica Gandharva Veda.”
Queste melodie neutralizzano lo stress e la disarmonia presenti nell’ambiente e ripristinano delicatamente i ritmi biologici, sintonizzando la fisiologia con i cicli naturali che stanno alla base di ogni ora del giorno e di ogni stagione dell’anno.
Migliaia di anni fa, in India, i grandi Rishi (Saggi) riconobbero nella propria consapevolezza i sottili ritmi e le melodie del Veda: la pura conoscenza alla base della natura.
Il Gandharva Veda, essendo parte del Veda, rappresenta la tradizione musicale che riproduce le vibrazioni della natura nei diversi momenti del giorno e della notte.
Maharishi ha riproposto questa musica eterna della natura e ha ispirato i più famosi musicisti dell’India a portare il Gandharva Veda Maharishi nel mondo.
Le melodie Rāga
Il Gandharva Veda è basato su melodie chiamate Rāga. Ogni Rāga ha una struttura unica che combina elementi fissi con un numero infinito di possibili variazioni, permettendo al musicista di esprimere tutti i valori sottili delle frequenze caratteristiche di quel momento della giornata. Ogni Rāga si basa su una delle dieci scale denominate Thaat, che determinano le note consentite all’interno del Rāga.
Quando ascoltare diversi brani del Gandharva Veda?
La conoscenza di quando suonare ciascuna melodia si basa su periodi di tre ore chiamati Praharas, che corrispondono alle mutevoli frequenze della natura durante la giornata. Il Gandharva Veda fornisce musica per creare equilibrio nell’ambiente durante gli otto Praharas del giorno: alba, mattina, mezzogiorno, pomeriggio, tramonto, sera, mezzanotte e tarda notte.
Inoltre, esistono alcuni Rāga (melodie) che possono essere suonati in qualsiasi momento, sia di giorno che di notte. Ogni parte della giornata, o Prahara, è associata a benefici specifici.
La seguente tabella elenca questi benefici:
| Prahara del giorno | Benefici |
|---|---|
| Sandhi Prakash (Transizione notte-giorno) 4.00-7:00 | Tenerezza, raffinamento del livello più sottile dei sentimenti, pace, chiarezza mentale, integrazione di tutti i livelli della vita, maggiore sostegno della natura. |
| Mattina 7:00-10:00 | Gioia, compassione, amore e devozione, pazienza, nutrimento e sostegno del cuore. |
| Mezzogiorno 10:00 – 13:00 | Forza nell’azione, maggiore energia, successo nell’attività, conoscenza e saggezza. |
| Pomeriggio 13:00-16:00 | Realizzazione, successo, creatività, ricchezza e prosperità, realizzazione del desiderio. |
| Sandhi Prakash (Transizione giorno-notte) 16:00-19:00 | Armonia, funzionamento coerente del sistema nervoso, pace, chiarezza mentale, integrazione di tutti i livelli della vita, maggiore sostegno della natura. |
| Sera 19:00-22:00 | Celebrazione, espansione, serenità, sistemazione in preparazione al sonno. |
| Mezzanotte 22:00 – 01:00 | Riposo profondo e rilassamento, sonno migliore, purificazione, rinnovamento e ringiovanimento. |
| Tarda notte 1:00-4:00 | Calma Tranquillità, forza interiore, mente e corpo sani. |
Come ascoltare un Rāga
Sarebbe ideale ascoltare il Gandharva Veda Maharishi in una posizione comoda, seduti o sdraiati, con gli occhi chiusi. Tuttavia, è anche possibile diffondere il Gandharva Veda nell’ambiente per 24 ore al giorno, anche senza la presenza di persone in ascolto, creando così un’atmosfera di calma e di pace capace di elevare l’intero ambiente domestico o lavorativo.
Effetti generali del Gandharva Veda sulla fisiologia secondo l’Ayurveda
Quello sotto è un esempio di musica Gandharva Veda, il Raga Megha o melodia della pioggia e può essere suonato in qualsiasi momento della giornata
Secondo l’Ayurveda, il corpo umano e tutte le sue funzioni sono governati da sottili principi mente-corpo chiamati dosha: Vata, Pitta e Kapha.
Vata ha le qualità dell’aria e dello spazio ed è responsabile del movimento.
Pitta ha le qualità dell’acqua e del fuoco ed è responsabile della digestione e del metabolismo.
Kapha ha le qualità della terra e dell’acqua ed è responsabile della struttura e della lubrificazione.
Ognuno di noi è una combinazione unica e irripetibile di Vata, Pitta e Kapha, e mantenere l’equilibrio tra questi principi è essenziale per la salute e il benessere.
Dal punto di vista dell’Ayurveda, i Rāga del Gandharva Veda hanno effetti specifici sulla fisiologia:
I Rāga suonati con strumenti a fiato, come Bansuri (flauto) e Shehnai, aiutano a calmare Vata.
I Rāga suonati con strumenti a corda, come Sitar, Sarod, Saraswati Veena, Santoor, Sarangi, ecc., sono pacificanti per Pitta.
Gli strumenti a percussione, come Tabla e Pakhawaj, agiscono per calmare Kapha.
I Rāga vocali hanno la capacità di pacificare contemporaneamente tutti e tre i dosha.
Si racconta che il Gandharva Veda non sia soltanto una musica per gli esseri umani, ma anche una musica per la natura stessa. Secondo l’antica conoscenza vedica, ogni Rāga — ogni melodia — è in risonanza con specifiche frequenze della natura, non solo nelle ore del giorno, ma anche nei cicli delle stagioni e perfino nei movimenti degli elementi.
Quando il Gandharva Veda viene eseguito nella purezza della sua tradizione, le sue vibrazioni non si limitano a calmare la mente o a riequilibrare il corpo umano: esse toccano le onde sottili che regolano l’ambiente circostante. Si narra di antichi musicisti Gandharva capaci di influenzare la pioggia, la crescita delle piante, la quiete del vento o il fluire delle acque, semplicemente modulando le giuste note nei momenti appropriati.
La musica diventa così un ponte tra l’uomo e la natura, una chiave segreta che non forza gli elementi, ma li invita a tornare in armonia. In questo senso, il Gandharva Veda ci ricorda che siamo parte di un grande insieme vivente, dove ogni suono, ogni vibrazione, ogni intenzione può entrare in dialogo con l’universo stesso.
Secondo la conoscenza vedica e l’Ayurveda, la natura e il corpo umano sono governati dagli stessi principi sottili: i dosha — Vata, Pitta e Kapha — non sono solo forze interne alla fisiologia, ma anche energie presenti nell’ambiente, nei cicli climatici, nelle stagioni e perfino nelle condizioni atmosferiche.
Il Gandharva Veda agisce proprio a questo livello sottile. Le melodie e i Rāga, eseguiti nel momento appropriato, armonizzano non solo la fisiologia individuale, ma anche i dosha presenti nell’ambiente. Ad esempio, i Rāga che calmano Vata possono contribuire a placare l’irrequietezza del vento e della secchezza, quelli che pacificano Pitta possono mitigare il calore eccessivo e l’intensità solare, mentre i Rāga che bilanciano Kapha possono alleggerire l’umidità, la pesantezza e la stagnazione dell’aria.
Nell’antica tradizione, si racconta che i grandi maestri Gandharva fossero capaci di suonare per riequilibrare la pioggia, il vento, il sole e la fertilità della terra, non forzando gli elementi, ma risuonando con essi, come un diapason che ripristina l’ordine naturale.
Così, il Gandharva Veda diventa una vera e propria terapia non solo per l’individuo, ma per l’intero ecosistema: una musica che cura, nutre e ristabilisce l’armonia tra uomo, natura e universo.
